Day by Day

Giorno 1. Il nostro viaggio comincia

Sinceramente la partenza non è stata delle migliori ma con tutto l’entusiasmo possibile ci siamo passati sopra ad alcune vicende.
La mattina é cominciata con la pioggia (ma si sa, viaggio bagnato, viaggio fortunato) abbondante tanto basta a farci bagnare i bagagli mentre li imbarcavano nella stiva.
Il primo volo per Oslo é passato velocemente tra chiacchiere e pianificazioni ma, dopo aver visto Oslo per trentadue minuti é iniziato il viaggione: new york , un volo di 8 ore che tra film norvegesi e dormite varie ci ha catapultati per la nostra prima volta in America… Che spettacolo….
Ora vi scrivo da un hotel del Queens vicino all  aeroporto; un posticino che ricorda lo scontro tra i guerrieri della notte e i bravi ragazzi nel film “the warriors”… Ma credetemi ci siamo fatti fare un panino da un chiosco gestito da ispanici ed era la fine del mondo.. Ora si dorme perche il viaggio prosegue…  Ciriciao e continuate a seguirci

Giorno 2 – new York
Grazie al simpaticissimo jet leg la nostra mattina newyorkese é iniziata alle 6 ma fortunatamente, talmente era la voglia di uscire a scoprire tutto che questa sveglia non ci ha pesato per niente.
Trovata la casa che ci ospiterà per 3 giorni,(ve ne parleremo in un post a parte) decidiamo di partire da central park: un piccolo pezzo di terra verde nel cuore della città.
Dopo lo zoo i laghetti e lo splendore degli alberi d’autunno inizia la più folle camminata di sempre, la 5 AV che ci porta fino a time square . Fantastica. Piena di luci e vita , roba da rimanerci male
Proviamo ancora a camminare per chinatown e little Italy in vie e strade tipiche ma ad una certa la stanchezza ci ha fatto da padrona e siamo tornati barcollando a casa… NEW YORK… CHE CITTÀ
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Giorno 3 – new York
La mattinata è iniziata alla grande, prima visita: coney island; con le sue montagne russe e la spiaggia lunghissima dove abbiamo provato a dare da mangiare ai gabbiani.
Ma la giornata era appena cominciata perché ci siamo subito diretti al ponte di Brooklyn per attraversarlo a piedi, bellissimo vedere i due tratti della città: da una parte i grattacieli e dall’altra piccole case di mattone rosso.
Da Brooklyn siamo passati a Manhattan e da li abbiamo preso un treno per il new Jersey, direzione Carlo’s bakery shop, si si proprio lui il boss delle torte…
Cmq, a parte la coda per entrare e il freddo che ci accompagna per tutta new York, i dolci erano fantastici e andare da buddy era d’obbligo.
Verso la fine della giornata e dopo Walt street con il suo toro, ci siamo imbarcati sulla ferry , direzione statua della libertà… Bellissima , ma ancora più bella è stata la vista della skyline e di Manhattan che brilla nella notte.
Tornando a casa, decidiamo di fare una tappa a ground zero, un posto che appena arrivi ti da tristezza per quello che é accaduto ma ti fa pensare e riflettere…
Cmq new York regala emozioni diverse e spettacolari di ogni genere….. Giornata epica
Ciriciso a tutti


Giorno 4 & 5

Per la stanchezza accumulata in questi 4 giorni di puro cammino newyorchese ci scusiamo se siamo rimasti indietro nello scrivere il blog.
Cmq, siamo ancora qui, a scrivervi per farvi vivere questa nostra avventura.
L’ ultimo giorno di new York lo abbiamo passato ad esplorare tutte le zone che ci mancavano ma la cosa più bella é che con noi c’era Alby…. Sisi , lo abbiamo scorrazzato dappertutto facendogli vivere una giornata come la viviamo noi; in lungo e in largo abbiamo girato il bronx e lo stadium, la 5a e la Broadway con tutte le loro vetrine e poi tanti quartierini e vietate che ci hanno portato ad uno degli edifici più belli: la caserma dei pompieri di Ghostbusters….. Hihihi ( roba da nerds)
Con albi la giornata non poteva essere più bella soprattutto visto che ci ha offerto uno degli hamburger più buoni di sempre… Grazie cugino….
Oggi invece la giornata è servita per ricaricarsi e soprattutto per spostarsi in un altra città: Vegas, la città parco giochi
Ma questa è un altra storia che dobbiamo ancora vivere…
Ciriciao bella gente
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Giorno 6 – las Vegas

Las Vegas cari amici é spettacolare, é un vero e proprio parco divertimenti per adulti dove al posto di topolino e fiabe, ci sono alcool e gioco d’azzardo. CHE FIGATA
Ci alziamo presto dal più comodo materasso della mia vita e dopo un caffettone la nostra mattinata é iniziata con il lavare i panni nella vasca da bagno e appenderli dove potevamo( il giro del mondo ha bisogno anche di questo );
Decidiamo subito dopo di incamminarci nella strip e di andare a vedere più casino possibili, ma il caldo desertico e le lunghissime tratte tra un hotel e l altro ci hanno rallentato….
Quindi ci soffermiamo su alcuni: il Venetian, dove alla interno hanno costruito il canal grande e piazza san Marco; il César palace costruito come l:antica Roma e il Bellagio: il lusso fatto ad hotel.
Ma il bello viene alla sera, la gente si trasforma, l alcool gira a fiumi e la musica si fa forte; trovi in strada chiunque, come quello che per 20 dollari si fa tirare un calcio nelle palle, e quello che chiede soldi per fumare; e poi chi si ė appena sposato e chi festeggia un compleanno.
Al termine della serata assistiamo tre volte allo spettacolo delle fontane danzanti davanti al Bellagio, forse il modo più bello do concludere i nostri due giorni a las Vegas.
Ciriciao bella gente …


Giorno 7 – Las Vegas/Flagstaff

È stata dura salutare Las Vegas ma il nostro viaggio deve continuare, e il modo migliore è quello on the road😁
Preparati gli zaini e dopo un caffettone gigante, ci dirigiamo All autonoleggio dove già dal giorno prima avevamo prenotato una macchinina compatta.
Arrivati lì la signora del desk (che sembrava opra) ci ha regalato un upgrades e ci siamo ritrovati su una mustang cabriolet blu metallizzata😜😝😍:mrgreen:
Dopo alcune prove nel parcheggio e capire quanto fosse lungo il muso., il nostro viaggio in the road poteva iniziare: direzione Flagstaff città storica della ruote 66.
Mustang+Route66=Dream
Ciriciao bella gente 🚘🇺🇸
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Giorno 8 da flagstaff a barstow

Finalmente oggi é la giornata dedicata alla on the road, protagonista la nostra mustang blu scintillante e la rouge 66
Dopo un caffettone americano e alcuni donuts partiamo consapevoli solo di come si chiama il paese d’arrivo, quello che attraversiamo sarà una sorpresa; unica strada, unica rotta.
Alla inizio scopriamo che rouge 66 é interrotta in alcuni punti e quindi la prima parte del nostro viaggio la facciamo in autostrada, ma nulla di che perche spuntiamo subito nella parte montuosa dell Arizona che ci fa vedere ancora paesaggi mozzafiato.
Ad un certo punto riusciamo ad entrare nella route e dopo un passaggio a livello chiuso e il suo treno da 116 vagoni merce ci ritroviamo sulla strada montana peggiore che abbiamo mai fatto, attraverso canyon, curve a gomito, e paesaggi rocciosi e desolati che ricordano “le colline hanno gli occhi”, arriviamo nel paese più bello della route 66: Oatman.
Un paese basato sulle rovine di vecchie miniere e dove gli asinelli regnano liberi.
Un paesaggio da cowboy e tutto lasciato come era una volta, per far scoprire a tutti i turisti come vivevano i minatori e i ricercatori di oro.
Il bello é stato che questo paese non sapevamo che esistesse, e trovarselo davanti ci ha reso felicissimi; ora abbiamo capito anche noi la magia dell on the road.
Lasciamo questo bellissimo posto e decidiamo di percorrere ancora un po la 66, e visto che il tramonto era vicino ci siamo dedicati le ultime miglia ad un viaggio senza cappotta dell auto guardando il sole che scendeva nella valle
Dopo 500km di cui 300 di route, arriviamo a barstow nel mezzo del deserto californiano; e visto che domani sara il turno della death valley ci siamo rinchiusi in motel con un po di cibo e via a nanna perche domani ci si alza alle 5… L’ on the road non é ancora finito…
Ciriciao bella gente
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Giorno 39 Isole malesi

La più bella escursione della nostra vita!!!!!
Alle 7 eravamo già pronti e attivi per questo tour, che ci avrebbe postato su due isole meravigliose, un caffè, una tortina e via diretti; ad aspettarci erano due ragazzi e il loro motoscafo, simpatici e premurosi (anche se uno aveva la maglia del Milan, forse unica pecca del viaggio).
La cosa più bella è stata che la barca era tutta per noi, e quindi ce la siamo goduta alla grande; la prima sosta è stata presso il porto dove ci siamo registrati e abbiamo pagato la tassa locale e poi mare aperto per miglia e miglia.
Dopo una ventina di minuti si sono iniziati a vedere i primi atolli, ma noi ci siamo fatti portate in quello che per loro era il più bello: Timba Timba, un atollo piccolo dove c’era solo una capanna e una piccola vegetazione, il resto era sabbia bianca e sole a bomba.
Appena arrivati la barca ci ha fatto tuffare per fare snorkeling, stelle marine giganti e pesci di ogni genere insieme a coralli e conchiglie da favola; ma a noi non bastava e quindi ci siamo messi a passeggiare sulla spiaggia lunga e stretta dove in compagnia di un cagnolino abbiamo mangiato e ci siamo rilassati al sole (anche perché l’ombra non esisteva).
Solo relax si poteva fare su quest’isoletta e nient’altro.. Quello che volevamo.
Dopo pranzo invece ci siamo fatti portare a Pom Pom island, dove abbiamo visto le tartarughe marine e altri pesci meravigliosi; ma ormai eravamo troppo cotti dal sole e quindi ci siamo riposati sotto una palma, ma eravamo già diventati due aragostine.
Il rientro in barca è stato bellissimo perché siamo passati davanti ad altre isole e visto i pesci volanti; un tour come questo non si trova facilmente.
La sera l’abbiamo passata arrostiti a letto, ma felicissimi per questa giornata.
Ciriciao bella gente

#consigliodelgiorno
All’equatore non fate i furbi, usate protezione 400
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Giorno 40 da Semporna a Sepilok

Oggi con il nostro color aragosta ci siamo svegliati prestissimo e preso il pullman che ci riporterà a Sandakan; ma noi ci siamo fatti lasciare prima per poter raggiungere Sepilok, la riserva degli oranghi tango.
Dopo 6 ore di pullman e 5 controlli da parte della polizia, e un taxi abusivo, siamo arrivati a destinazione; un cottage immerso nella giungla dove si sentono solo i rumori della natura e dove la vegetazione ricopre tutto.
Data la nostra ustione alla pelle abbiamo passato il pomeriggio in camera con un po di riso e pollo trovato in una baracca sulla strada.
Dai un po di riposo ogni tanto ci vuole.. Ihihih…
Domani alla ricerca degli oranghi mentre questa sera partito ne a burraco.
Ciriciao bella gente

#consigliodelgiorno
Lo zaino da viaggio è la cosa più comoda che ci sia, ma non ve lo consiglio di usare con le spalle che assomigliano ad un prosciutto crudo.
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